Credito Aziende apuane ancora in difficoltà. Penalizzate soprattutto le piccole imprese


La nostra provincia conferma le difficoltà già emerse negli anni precedenti. Il credito complessivo è diminuito dell’1,1%, con una contrazione più marcata per il segmento imprese (-2,9%). Le aziende mostrano una crescente difficoltà a reperire risorse finanziarie: i margini disponibili si sono ridotti, mentre l’utilizzo delle linee di credito esistenti è aumentato, segno di un sistema imprenditoriale sotto pressione sul fronte della liquidità. Anche in questo caso, le piccole imprese sono le più penalizzate: il credito loro destinato è diminuito del 10%. Un segnale positivo arriva però dai finanziamenti a medio-lungo termine destinati a investimenti produttivi, che hanno registrato un +23% rispetto al 2023, pari a circa 10 milioni di euro in più. Sul fronte della qualità del credito, però, la situazione appare più fragile. Il tasso di deterioramento del credito alle imprese è salito al 3,5%, in peggioramento rispetto al 2,8% del 2023. Un dato che evidenzia la maggiore vulnerabilità del sistema economico provinciale.

Ma vediamo nel dettaglio com’è la situazione partendo dal risparmio. Nel corso del 2024, il risparmio complessivo di famiglie e imprese della provincia ha registrato una crescita del 4,9%, portandosi a 8,1 miliardi di euro (+375 milioni rispetto al 2023). Nel 2024 le disponibilità finanziarie complessive delle imprese apuane presso banche e poste hanno segnato una lieve ripresa, con una crescita dello 0,7% rispetto al 2023, raggiungendo un totale di circa 1,2 miliardi di euro. L’aumento, seppur modesto, interrompe la flessione registrata nel corso del 2023 (–7,2%), che aveva fatto seguito al forte incremento del triennio 2020-2022 (+49,1% rispetto al 2019) durante il periodo pandemico. Per le imprese più piccole, le disponibilità liquide sono diminuite dello 0,3% nell’ultimo anno, in continuità con la contrazione del 2,8% registrata nel 2023. Al contrario, le imprese più grandi (con oltre 20 addetti) hanno registrato un incremento dell’1% dei propri depositi bancari, pari a +9 milioni di euro. Questo recupero, seppur parziale, segue la forte contrazione del 2023 (–8%), che aveva comportato una perdita di circa 80 milioni di euro di riserve. Il risparmio complessivo delle famiglie, invece, ha quasi raggiunto i 6 miliardi di euro, registrando una crescita del 6,4% rispetto al 2023, pari a +359 milioni di euro in valore assoluto. Rispetto al 2019, l’incremento è stato ancora più marcato, con una variazione cumulata del 23,2% (+1,1 miliardi).

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Per quanto riguarda i prestiti, il credito complessivo concesso in provincia, al netto delle sofferenze, ha registrato nel 2024 una nuova contrazione (–1,1% rispetto all’anno precedente), traducendosi in una perdita di circa 40 milioni di euro. Tale flessione ha portato lo stock complessivo di prestiti sotto la soglia dei 3,5 miliardi di euro, segnando il punto più basso degli ultimi quattro anni. Per le imprese, il credito ha continuato a diminuire nel 2024, registrando una flessione del 2,9% rispetto all’anno precedente (pari a circa 45 milioni di euro), che si somma al già marcato calo del 2023 (–9%, 150 milioni). Per le famiglie apuane, da sempre caratterizzate da una certa prudenza nel ricorso all’indebitamento, sono cresciuti in modo progressivo i prestiti bancari ricevuti tra il 2019 e il 2023, con un incremento complessivo dell’8%, pari a +128 milioni di euro, per un totale che a fine 2023 si attestava attorno a 1,7 miliardi di euro. Tuttavia, nel 2024 il ritmo di crescita ha subito un rallentamento, con un modesto +0,7% su base annua, pari a +11 milioni di euro. L’analisi per finalità mostra dinamiche molto differenziate tra le varie tipologie di impiego del credito: i finanziamenti destinati all’acquisto della casa hanno registrato una contrazione dello 0,3% nel 2024, al contrario, è proseguito in modo deciso il ricorso al credito al consumo, che ha registrato una crescita del +5,9% nel 2024 (+39 milioni di euro), raggiungendo un totale di quasi 700 milioni di euro. Questa forma di finanziamento sta assumendo un ruolo cruciale, aiutando a sostenere i livelli di consumo. In forte espansione anche i prestiti destinati all’acquisto di beni durevoli (elettrodomestici, automobili, elettronica), che dopo il +8% del 2023, hanno registrato un ulteriore +9,1% nel 2024 (+19 milioni di euro), portando lo stock complessivo a 233 milioni di euro.



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