Due norme per le donne e tante donne deputato che se ne attribuiscono il merito. Punteggi aggiuntivi nella valutazione dei bandi e degli avvisi per imprese che assumono disoccupate over 50 e che promuovo la tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici. Sono due provvedimenti approvati dall’Ars nell’ambito del disegno di legge sulle Attività produttive sui quali parte la corsa ad accaparrarsi la paternità (o maternità).
A dare notizia dell’approvazione e la deputata del Pd all’Ars, Ersilia Saverino, firmataria della proposta confluita nel ddl stralcio 738 ma la deputata 5 stelle Roberta Schillaci sottolinea di esserne la proponente
“L’’emendamento introduce misure a sostegno delle imprese che valorizzano le competenze femminili e investono nella conciliazione tra vita e lavoro. Una norma che recepisce un disegno di legge già depositato e che prevede un sistema di premialità nei bandi regionali per quelle aziende che assumono donne, favoriscono la loro presenza in ruoli apicali, attivano servizi di welfare aziendale e investono nella formazione del management sui temi dell’inclusione e della parità di genere” dice Saverino
“Sono particolarmente orgogliosa di questo risultato – aggiunge la deputata regionale – perché rappresenta una risposta concreta alla richiesta di maggiore equità nel mondo del lavoro. Non possiamo più permettere che le donne in Sicilia continuino a subire un divario salariale, di opportunità e di accesso ai ruoli decisionali. Con questa norma non solo incentiviamo le imprese virtuose, ma affermiamo un principio di civiltà e sviluppo: la parità non è uno slogan, oggi è finalmente legge”.
Norma di origine 5 stelle
“Su questi temi è stato approvato un mio emendamento al Ddl 738 Attività produttive, che è in corso di esame da parte del parlamento regionale” sostiene la deputata 5 stelle Roberta Schillaci.
“Le imprese che investono sulla tutela delle lavoratrici, la loro formazione professionale, gli incarichi apicali a donne, il welfare e i servizi di nido aziendali, nonché quelle che assumono disoccupate over 50, beneficeranno di premialità specifiche nella partecipazione ai bandi e agli avvisi della Regione attraverso l’Assessorato alle Attività produttive” dice la deputata che prosegue “Si tratta di norme che mirano ad incentivare le nostre imprese a reclutare donne che difficilmente, dopo aver perso il lavoro, riescono a reinserirsi nel settore produttivo, passati i 50 anni. Importante anche il tema della sicurezza, che troppo spesso latita in diverse imprese. Questa va tutelata mediante interventi volti ad aumentare il livello di informazione, assistenza, controllo, prevenzione e vigilanza”.
“Sono soddisfatta che queste norme entrino in un testo di legge che condiziona le graduatorie per l’accesso ai finanziamenti alla valorizzazione delle donne e della loro professionalità nelle aziende. Si tratta di misure innovative che si inquadrano anche in un sistema di incentivi alle imprese legati alle assunzioni al femminile”.
Positivo il commento di Marianna Caronia
“L’approvazione di norme che introducono premialità per le imprese impegnate a valorizzare le donne nel mondo del lavoro, sostenendone la formazione, l’accesso a ruoli apicali e l’assunzione di disoccupate over 50, rappresenta un passo concreto verso una parità che non sia solo formale, ma capace di riconoscere il doppio carico di responsabilità che le donne affrontano ogni giorno dice la deputata di maggioranza Marianna Caronia, esponente di Noi Moderati.
“Iniziative come questa – prosegue Caronia – sono indispensabili per creare condizioni di reale equità, soprattutto in una regione come la Sicilia, dove il tasso di disoccupazione femminile resta critico. Premiare le aziende che investono in welfare aziendale, asili nido e percorsi di crescita professionale al femminile non è solo una questione di giustizia sociale, ma un modo intelligente per alleggerire il peso che grava sulle donne, spesso costrette a scegliere tra lavoro e cura della famiglia. La vera parità si costruisce rimuovendo gli ostacoli strutturali, a partire dalla conciliazione dei tempi di vita”.
La deputata sottolinea come il provvedimento, che condiziona l’accesso ai finanziamenti regionali alla capacità delle imprese di promuovere politiche di genere, sia “una risposta concreta al fenomeno del drop-out lavorativo delle donne over 50, una fascia troppo spesso invisibile ma fondamentale per la crescita economica e sociale. Servono strumenti che riconoscano il valore della professionalità femminile senza ignorare le peculiarità del loro ruolo in ambito domestico”.
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